I segreti del Battistero di San Giovanni a Firenze
Chissà quanti delle migliaia di turisti che affollano la Piazza del Duomo a Firenze avranno notato le teste longobarde scolpite sotto i due gocciolatoi a forma di testa di leone sugli spigoli della scarsella del Battistero di San Giovanni?
Il Battistero di San Giovanni è l'edificio più antico della città di Firenze, probabilmente fu costruito sopra una precedente costruzione romana, forse una villa. La sua edificazione fu voluta dal re longobardo Agilulfo nel VII secolo allo scopo di convertire i Longobardi al cristianesimo sotto l'influenza della cattolicissima moglie Teodolinda, come usava in quegli anni il battesimo avveniva per immersione nella grande vasca centrale che fu successivamente rimossa. L'architettura del "Bel San Giovanni" ci rivela come già nel VII secolo gli architetti longobardi avessero assimilato i modelli classici e che fosse in atto grande processo di integrazione culturale tra questo popolo di origine germanica e le tradizioni del paese nel quale avevano deciso di vivere e fondare la loro nazione. Inoltre dimostra anche l'abilità della maestranze nel taglio e nell'uso del marmo come materiale da costruzione. Successivamente, sempre in epoca longobarda durante il regno di Liutprando, il Battistero fu profondamente rimaneggiato per motivi strutturali, con l'ingrossamento delle mura portanti.
In ricordo delle vestigia romane sulle quali è costruito il Battistero all'angolo sud-ovest dell'edificio è posto una parte del fregio di un sarcofago.
Il Battistero contiene anche un'altra curiosità risalente proprio all'epoca Longobarda di cui in pochi conoscono l'esistenza, ovvero il cosiddetto "piede di Liutprando" su una delle colonne di marmo che fiancheggiano la porta sud è inciso un rettangolo, la misura della sua lunghezza è pari alla somma della lunghezza dei piedi del re longobardo Liutprando, questi emanò una serie di leggi che, integrando l'Editto di Rotari, stabilivano un nuovo sistema di misura alternativo a quello romano. Il "piede di Liutprando" è il modulo di cm. 43,60 con cui venivano tagliati i blocchi di pietra nella costruzione degli edifici altomedievali in Toscana ed in Italia, fornendo così uno standard costruttivo molto innovativo per l'epoca.
Il Lami, il Nelli, il Lastri ed altri chiarissimi scrittori fiorentini sono d'avviso che il tempio ottagonale di san Giovanni Battista in Firenze sia opera dei Longobardi, ovvero dei loro tempi. Come scrive il Lami "Al tempo della nostra regina Teodelinda, la quale fu quella che elesse per protettore del regno de' Longobardi san Giovan Battista, i Fiorentini secondando il genio divoto della loro sovrana, vollero erigere una chiesa ad onore di quel Santo e dichiarala di più Cattedrale, essendo forte stata innanzi tale quella di San Lorenzo, la fabbricarono fuori delle mura, secondo l'uso degli antichi fedeli cristiani i quali erano consueti di edificar le Cattedrali fuora delle città, benché nelle più prossime vicinanze. E ben avverte, proseguendo, che molte città edificarono le loro chiese talmente nell'estremo, e come sulle mura, che vi è tutta l'apparenza che in antico, prima che queste città si ampliassero, ed allargassero il circuito delle mura, rimanessero fuora del cerchio anteriore delle medesime.
Giovanni Lami, lezioni di antichità toscane e spezialmente della città di Firenze ..., Vol I, pag. 59
San Giovanni patrono di Firenze, è un santo particolarmente venerato nel nord Europa, la sua ricorrenza, il 24 di giugno, corrisponde alla principale festività del calendario religioso celtico che celebra il solstizio d'estate. Ancora oggi nell'isola di Gotland in Svezia, che probabilmente è la terra di origine dei Longobardi, si celebra la festa patronale lo stesso giorno.
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Facion - testa longobarda scolpita sulla scarsella del Battistero di San Giovanni a Firenze |
In ricordo delle vestigia romane sulle quali è costruito il Battistero all'angolo sud-ovest dell'edificio è posto una parte del fregio di un sarcofago.
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Fregio romano, vestigia del precedente tempio pagano dedicato al dio della guerra Marte su cui sorge il Battistero di Firenze |
Il Battistero contiene anche un'altra curiosità risalente proprio all'epoca Longobarda di cui in pochi conoscono l'esistenza, ovvero il cosiddetto "piede di Liutprando" su una delle colonne di marmo che fiancheggiano la porta sud è inciso un rettangolo, la misura della sua lunghezza è pari alla somma della lunghezza dei piedi del re longobardo Liutprando, questi emanò una serie di leggi che, integrando l'Editto di Rotari, stabilivano un nuovo sistema di misura alternativo a quello romano. Il "piede di Liutprando" è il modulo di cm. 43,60 con cui venivano tagliati i blocchi di pietra nella costruzione degli edifici altomedievali in Toscana ed in Italia, fornendo così uno standard costruttivo molto innovativo per l'epoca.
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Il cosiddetto "Piede di Liutprando" |
Il Lami, il Nelli, il Lastri ed altri chiarissimi scrittori fiorentini sono d'avviso che il tempio ottagonale di san Giovanni Battista in Firenze sia opera dei Longobardi, ovvero dei loro tempi. Come scrive il Lami "Al tempo della nostra regina Teodelinda, la quale fu quella che elesse per protettore del regno de' Longobardi san Giovan Battista, i Fiorentini secondando il genio divoto della loro sovrana, vollero erigere una chiesa ad onore di quel Santo e dichiarala di più Cattedrale, essendo forte stata innanzi tale quella di San Lorenzo, la fabbricarono fuori delle mura, secondo l'uso degli antichi fedeli cristiani i quali erano consueti di edificar le Cattedrali fuora delle città, benché nelle più prossime vicinanze. E ben avverte, proseguendo, che molte città edificarono le loro chiese talmente nell'estremo, e come sulle mura, che vi è tutta l'apparenza che in antico, prima che queste città si ampliassero, ed allargassero il circuito delle mura, rimanessero fuora del cerchio anteriore delle medesime.
Giovanni Lami, lezioni di antichità toscane e spezialmente della città di Firenze ..., Vol I, pag. 59
San Giovanni patrono di Firenze, è un santo particolarmente venerato nel nord Europa, la sua ricorrenza, il 24 di giugno, corrisponde alla principale festività del calendario religioso celtico che celebra il solstizio d'estate. Ancora oggi nell'isola di Gotland in Svezia, che probabilmente è la terra di origine dei Longobardi, si celebra la festa patronale lo stesso giorno.
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I Longobardi erano originari della zona dell'Elba (il fiume). L'isola di Gotland è la terra di origine dei Goti (come dice il nome stesso). L'edificio del Battistero si ritiene più antico della dominazione longobarda, costruito in epoca tardo romana per celebrare la vittoria di Stilicone su Radagaiso a Montereggi (Fiesole), agli inizi del V secolo. Poi può darsi che i Longobardi, come altri successivamente, ci abbiano rimesso le mani sopra...
RispondiEliminaGiacomo Cappugi
Sono passata sulle vestigia dei Longobardi. Ho toccato il Bel San Giovanni. Ho guardato le fauci leonine dei gocciolatoi del battistero. Ho sentito l'alito gelido degli avi. Ho respirato il profumo delle viole. Tutti sono intorno a me. In questo inverno della mia vita. Privilegio e serenità mi abbracciano.
RispondiElimina"l'edificazione è stata voluta da Agilulfo" mi sembra un pò azzardato, non so quale sia la Sua fonte, considerato che sul Battistero fior fiori di storici ci hanno battuto la testa e non esiste un libro con una teoria uguale ad un altra. Insomma questo blog è molto carino, lo seguo con curiosità ma quando si legge queste cose, si ha come l'idea che per Lei sia tutto di origine Longobarda anche di fronte ad evidenze storiche marchiane. Un po una sorta di revisionismo ad uso germanico. Goffo ma sinistro a tratti.
RispondiEliminaGrazie per il suo contributo al blog. L'intitolazione a San Giovanni è un indizio fondamentale ed è tipicamente longobarda. Figura centrale del Cristianesimo e cugino di Gesù Cristo, il Battista rappresentò per i Longobardi il Protettore del Regno, assieme all’Arcangelo Michele.
RispondiEliminaLa narrazione evangelica del ruolo di S.Giovanni e la sua personalità
indomita e combattiva ben si prestavano da un lato a rappresentare la
volontà - espressa anzitutto dalla regina Teodolinda - di accostare il
popolo longobardo al battesimo cattolico e, dall’altro lato, a
corrispondere come modello al fiero carattere dei Longobardi.
Dopo l’intitolazione al Battista del Duomo di Monza, altre prestigiose
chiese e Battisteri vennero a lui dedicati dall’aristocrazia longobarda in tutta Italia. Ne sono esempi, tra le moltissime intitolazioni d’epoca
longobarda, la Basilica di Pavia (ora distrutta) fatta erigere dalla regina Gundeperga, figlia di Teodolinda; il Battistero di Firenze; la chiesa che sorgeva in luogo della Collegiata a S.Giovanni in Persiceto; la chiesa di Prata Sannita, ecc..
Ma quali Longobardi, mi faccia il piacere... Per lei anche il Partenone potrebbe essere roba longobarda. Chiaramente un edificio preesistente e ROMANO. Lo scandisco per bene: RO-MA-NO. Basta co' sta moda dei barbari e altre schifezze germaniche. I longobardi non erano in grado, al tempo delle presunte datazioni alto-medievali, di costruire un edificio con caratteristiche similari. Magari avranno apportato modifiche... Tutt'al più... Per essere generosi nei confronti di questa (pseudo-)civiltà. I Longobardi, eccetto qualche "robetta" architettonica da Lei zelantemente ricercata, non hanno lasciato proprio NULLA alla civiltà italiana. A partire dal patrimonio genetico ( non vi sono tracce germaniche nel nostro DNA), passando per la lingua, per arrivare alla cultura. Bisanzio, Ravenna, il Ducato Romano, la Pentapoli ed i temi del meridione italiano costituiscono la storia alto-medievale italiana... La vostra crociata (termine azzeccato) contro il mondo greco-romano è ridicola...
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